16 Ott Alla scoperta delle Unità di Trattamento dell’Aria (U.T.A.)
Vuoi sapere che cos’è una Unità di Trattamento dell’Aria, vuoi approfondire più nel dettaglio il suo funzionamento oppure vuoi avere maggiori informazioni sulla manutenzione e sulla pulizia delle sue componenti? Nei prossimi paragrafi cercheremo di soddisfare la tua curiosità.
Ti aiuteremo infatti a conoscere meglio uno dei sistemi più diffusi per il trattamento e il ricambio dell’aria all’interno di spazi industriali, commerciali, ospedalieri, scolastici e non solo.
Partiremo da una panoramica generale di quella che è considerata una delle componenti più trascurate e sottovalutate di un impianto aeraulico, sebbene svolga un ruolo di vitale importanza nelle aziende. Essa infatti aiuta a mantenere sotto controllo i parametri che contribuiscono a creare, in un ambiente al chiuso, l’ideale I.A.Q. (Indoor Air Quality), come l’umidità, la temperatura, la velocità e la purezza dell’aria.
Infine, condivideremo tutte le informazioni e i consigli utili per avere un impianto d’aerazione sempre efficiente, funzionante e nelle migliori condizioni igienico-sanitarie.
Prima di proseguire però, se vuoi saperne di più sulla qualità dell’aria interna e sui fattori che possono influenzarla, clicca qui.
Cos’è una Unità di Trattamento dell’Aria e perché è così importante
Conosciuta anche con l’acronimo U.T.A., l’Unità di Trattamento dell’Aria è un dispositivo ingegneristico che gestisce il ricircolo dell’aria all’interno degli edifici.
In pratica, al suo interno, si effettuano i processi necessari per portare l’aria alle condizioni termo-igrometriche richieste prima di essere introdotta in un ambiente indoor.
Come precedentemente accennato, serve a garantire un’aria più salubre e regolare, a mantenere una temperatura adeguata e un giusto livello di umidità in base alle stagione.
Arrivati a questo punto, è già evidente quanto una U.T.A. rivesta un ruolo fondamentale nel migliorare la salubrità di ambienti come uffici, corridoi, aree comuni e così via.
Tuttavia, ricordiamo anche che l’Unità di Trattamento dell’Aria porta il massimo beneficio solo in condizioni di massima efficienza, ovvero quando svolgiamo regolari controlli e pulizia. In queste condizioni, infatti, essa contribuisce in modo realmente significativo al nostro benessere.
L’esigenza di mantenere il controllo sulla qualità dell’aria non è dovuta solamente al deposito di agenti patogeni nei condotti o all’inquinamento atmosferico, ma anche alla crescente tendenza alla coibentazione degli spazi. Le costruzioni di nuova generazione, infatti, sono progettate per essere sempre più ermetiche e isolate termicamente. Se non correttamente ventilate con l’apertura delle finestre, possono manifestare problemi come l’accumulo di umidità e la formazione di muffa.
Per questo motivo, dato lo scarso ricircolo e ricambio dell’aria di questi edifici, diventa sempre più essenziale disporre di sistemi di ventilazione che agevolino il rinnovamento dell’aria. In tale contesto, l’Unità di Trattamento dell’Aria si sta confermando negli anni come il miglior alleato per mantenere i valori dell’aria entro dei limiti specifici ed evitare spiacevoli inconvenienti.
Inoltre, l’installazione di questi impianti nelle aziende non solo migliora il comfort percepito e preserva gli immobili, ma consente anche di ottimizzare e ridurre i consumi, grazie all’uso di adeguati sistemi di recupero di calore.
Come funziona una Unità di Trattamento dell’Aria
Dopo aver capito che cos’è una U.T.A. e qual è il suo scopo principale, è il momento di vedere nel dettaglio il funzionamento. Analizziamo quindi le diverse fasi specifiche.
- Spesso gestito da serrande che possono essere controllate in modo automatico, il processo inizia con l’ingresso dall’esterno dell’aria. Un ventilatore la aspira e la convoglia quindi all’interno della macchina di trattamento con un flusso regolato.
- Dopo l’ingresso, l’aria esterna passa in una sezione di filtraggio accuratamente progettata per il tipo di ambiente in cui si dovrà fornire aria pulita. A prescindere dalla tipologia e dall’efficienza (per saperne di più, clicca qui), questi filtri, proprio per il loro ruolo di “cattura impurità”, dovranno essere sostituiti regolarmente e con cadenza periodica. Ogni edificio, in base al settore (alimentare, farmaceutico, industriale etc.) ha infatti le sue differenti necessità.
- Successivamente alla fase di filtraggio, l’aria viene sottoposta a un trattamento termo-igrometrico, che coinvolge delle batterie di scambio termico e un umidificatore. Le prime raffreddano o riscaldano l’aria a seconda delle necessità stagionali o a certe specifiche dell’ambiente. Il secondo la regola in modo da raggiungere i livelli desiderati di umidità.
- All’interno della U.T.A. potrebbe essere presente anche un recuperatore che consente il recupero energetico. Indipendentemente da ciò, nell’ultima sezione del sistema, troviamo il motore e un altro ventilatore. Quest’ultimo spinge l’aria trattata attraverso canali e terminali nell’ambiente interno con un flusso controllato e regolare, garantendo così una circolazione adeguata all’interno dell’edificio.
I rischi di una Unità di Trattamento dell’Aria trascurata
Considerando il ciclo delle fasi che abbiamo visto sopra, che si ripetono di continuo soprattutto nelle attività che richiedono un preciso controllo delle condizioni e dei parametri dell’aria, è evidente come tutte le componenti aerauliche rischino di raccogliere nel tempo elementi inquinanti come polveri, muffe, funghi e batteri.
Diventa dunque essenziale ricordarsi di effettuare con regolarità interventi di pulizia, bonifica e sanificazione. Questo per evitare che l’Unità di Trattamento dell’Aria si trasformi nel principale mezzo di diffusione di particelle dannose, con conseguenze sulla salute delle persone e sulla loro produttività lavorativa (come abbiamo visto qui).
Come ripetiamo spesso e ci conferma anche l’INAIL (Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro) «adeguati piani di manutenzione ed eventualmente di pulizia e sanificazione degli impianti, sono condizioni imprescindibili al fine di garantire un ambiente di lavoro salubre e un microclima confortevole».
In questa pagina, ci viene spiegato che è proprio l’assenza di un piano regolare di manutenzione la prima causa dell’accumulo di microrganismi potenzialmente patogeni. In determinate condizioni essi riescono infatti a proliferare e a diffondersi, provocando quegli effetti negativi sulla salute di cui vi abbiamo parlato qui.
Tra l’altro, il rischio di contaminazione, ad esempio da parte di batteri altamente pericolosi come la legionella, è particolarmente elevato in punti precisi. Ci riferiamo alle sezioni di umidificazione, ai sifoni di drenaggio all’interno delle Unità di Trattamento dell’Aria e alle torri di raffreddamento.
Ecco perché consigliamo di non sottovalutare mai il valore di una manutenzione costante.
Manutenzione di una U.T.A.: una priorità per salute e sicurezza
Quanto spiegato nei paragrafi precedenti dovrebbe già fungere da campanello d’allarme. Speriamo infatti che induca a un cambio di atteggiamento da parte di un titolare o di chi si occupa di sicurezza all’interno di un’azienda.
Anche AIISA (Associazione Italiana Igienisti Sistemi Aeraulici) ci invita a porre una maggiore attenzione ai processi di pulizia e sanificazione. Dobbiamo iniziare a considerarli come prassi standard di prevenzione e sicurezza (per saperne di più leggi qui).
Noi di Cointec condividiamo a pieno questa tesi e promuoviamo una maggiore cultura della salute nei luoghi di lavoro. Comprendere cos’è una Unità di Trattamento dell’Aria e quali siano le sue funzioni principali dovrebbero perciò essere solo il punto di partenza.
Occorre dare a questo sistema l’importanza che merita e, di conseguenza, comprendere quanto sia necessario prendersene cura attraverso verifiche igienico-sanitarie e interventi di pulizia programmati.
Per prenotare un intervento oppure richiedere una consulenza gratuita scrivi a igiene@cointecsrl.it oppure compila questo form e ti ricontatteremo subito.
