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Filtri dell’aria negli impianti di ventilazione: quando cambiarli e perché

18 Ott Filtri dell’aria negli impianti di ventilazione: quando cambiarli e perché

I filtri dell’aria negli impianti di ventilazione sono essenziali per garantire un ambiente interno salubre e confortevole. Svolgono un ruolo fondamentale nel trattenere polveri, agenti patogeni, odori e altri elementi aerodispersi, contribuendo così alla corretta circolazione dell’aria trattata dai sistemi aeraulici. Questo non solo aiuta a mantenere il comfort termico all’interno degli ambienti, ma assicura anche una Indoor Air Quality ottimale.

Se ti sei mai chiesto come capire se il filtro dell’aria è sporco, come si pulisce un filtro dell’aria oppure come cambiare un filtro dell’aria, è essenziale innanzitutto sapere che il “fai da te” non è consigliato. Con oltre 30 anni di esperienza nelle verifiche igienico-sanitarie, filtrazioni, sanificazioni e bonifiche, raccomandiamo sempre di rivolgersi a professionisti qualificati, che possono offrire una consulenza accurata e programmare interventi di controllo, pulizia o sostituzione dei filtri.

In questo articolo, esploreremo in dettaglio quando è il momento giusto per cambiare i filtri negli impianti di riscaldamento, ventilazione e condizionamento aria (HVAC) e perché è così importante non trascurare questa pratica.

Nuova prassi UNI/PdR 161:2024 e filtri per la pulizia dell’aria

I filtri dell’aria, indipendentemente dalla loro tipologia e funzione, sono parte integrante del buon funzionamento degli impianti aeraulici. È fondamentale smontarli, ispezionarli accuratamente e, se necessario, pulirli o sostituirli regolarmente. Inoltre, durante queste operazioni, occorre adottare misure di sicurezza adeguate a prevenire la dispersione nell’ambiente delle particelle inquinanti intrappolate, proteggendo così la qualità dell’aria e la salute degli occupanti. Come scritto in precedenza, affidarsi a un’azienda specializzata in queste procedure è davvero il modo migliore per assicurare una manutenzione sicura ed efficace.

Con la crescente attenzione verso la salubrità degli ambienti indoor, l’importanza di mantenere sistemi di filtrazione dell’aria puliti ed efficienti è sempre più riconosciuta. In questo contesto, AIISA (Associazione Italiana Igienisti Sistemi Aeraulici), il 18 luglio 2024, ha pubblicato la prassi di riferimento UNI/PdR 161:2024, che introduce nuove linee guida per ridurre i rischi biologici negli ambienti chiusi.

Questo documento evidenzia come una corretta gestione dei filtri dell’aria sia cruciale per salvaguardare la salute e prevenire malattie respiratorie. Come riportato da AIISA, infatti, la prassi aggiornata “illustra il comportamento dei contaminanti aerotrasportati e definisce le strategie per l’impiego dei sistemi di filtrazione dell’aria negli impianti HVAC per ridurre la presenza in aria di bioaerosol”. Inoltre, ci fornisce indicazioni sulla selezione dei filtri, il loro utilizzo e la loro corretta manutenzione.

Nei prossimi paragrafi, esamineremo più da vicino i passaggi critici del ciclo di vita dei filtri dell’aria negli impianti di ventilazione, per offrire una comprensione completa dell’importanza che questi elementi rivestono nel garantire aria pulita e ambienti salubri.

Ogni quanto serve fare la manutenzione di un filtro dell’aria?

Nelle precedenti news, abbiamo avuto già modo di approfondire la manutenzione degli impianti d’aerazione, ma questa volta ci concentriamo maggiormente sui filtri dell’aria, una componente fondamentale e delicata di un sistema aeraulico.

Come spiegato più volte, la loro manutenzione regolare è cruciale per ottenere un corretto ricircolo di aria pulita, prevenire l’accumulo di contaminanti pericolosi e di particelle inquinanti. La frequenza con cui eseguire queste operazioni dipende da diversi fattori, tra cui:

  • Tipologia del filtro: i filtri a bassa efficienza possono richiedere sostituzioni più frequenti rispetto a quelli ad alta efficienza.
  • Ambiente di installazione: ambienti con elevati livelli di polveri o contaminanti, come stabilimenti industriali o cantieri, richiedono controlli più frequenti rispetto per esempio agli uffici.
  • Normative di riferimento: in alcuni settori critici, come ospedali, cliniche, residenze per anziani, RSA e case di cura, le normative impongono controlli periodici più stringenti per garantire la salubrità degli ambienti e una qualità dell’aria indoor di alto livello.

L’indicazione è di ispezionare e pulire il filtro dell’aria ogni 3-6 mesi (con sostituzione ogni 6-12 mesi), tenendo conto di eventuali variazioni stagionali o condizioni ambientali particolarmente gravose. È inoltre essenziale che ogni intervento di manutenzione sia registrato e tracciato, in modo da monitorare lo stato di salute dell’impianto e, sulla base di ciò, poter pianificare al meglio gli interventi futuri.

Filtri dell’aria negli impianti di ventilazione: quando cambiarli e perché
Filtri dell’aria negli impianti di ventilazione: quando cambiarli e perché

La UNI/PdR 161:2024 di AIISA sottolinea come la manutenzione ordinaria dei filtri dell’aria negli impianti di ventilazione sia fondamentale per ridurre il rischio di contaminazione da bioaerosol patogeni e per far sì che l’impianto funzioni in sicurezza. Anche in presenza di rischi biologici, non è necessario interrompere la manutenzione, ma è fondamentale adottare le precauzioni igieniche opportune.

Per saperne di più sulle fasi più importanti per ottenere una pulizia efficace di un impianto d’aerazione, leggi QUI.

Quando sostituire il filtro dell’aria di un impianto aeraulico

Se l’impianto d’aerazione non ha un programma di manutenzione e pulizia ben stabilito, capita che i filtri dell’aria arrivino a sporcarsi e intasarsi: in questo caso, non solo si riduce l’efficienza del sistema di ventilazione, ma aumenta anche il consumo energetico, causando un’usura elevata delle componenti e di conseguenza possibili guasti, dato che l’aria fa molta più fatica a passare.

La loro sostituzione è un aspetto di primaria importanza in queste condizioni, ma come capire effettivamente quando il filtro dell’aria va cambiato?

  1. Perdita di carico: il parametro più indicativo è la perdita di carico del filtro, ovvero la resistenza che esso oppone al flusso d’aria. Quando il filtro si intasa, la perdita di carico aumenta, riducendo la capacità dell’impianto di mantenere un corretto ricambio d’aria. Questo valore dovrebbe essere monitorato regolarmente e, quando supera i livelli critici indicati dal costruttore, è necessario procedere alla sostituzione.
  2. Luogo di utilizzo: i filtri che operano in ambienti con aria potenzialmente contaminata o carica di particolato, come aria di ricircolo o aria trattata in contesti industriali, devono essere sostituiti con maggiore frequenza. La UNI/PdR 161:2024 specifica che per questi filtri è necessaria una valutazione più attenta, poiché l’aria che circola potrebbe contenere bioaerosol patogeni.
  3. Efficienza del filtro dell’aria: anche se non sembra visibilmente danneggiato, la sua capacità di trattenere particelle potrebbe degradarsi nel tempo. I filtri più avanzati possono essere dotati di sensori che monitorano automaticamente la loro efficienza e avvertono quando è il momento di sostituirli.

Come scegliere il filtro dell’aria corretto

Dopo aver esaminato quando si cambio un filtro dell’aria, è importante ora concentrarsi sulla scelta del nuovo filtro che lo sostituirà, tenendo conto delle specifiche esigenze dell’impianto e dell’ambiente in cui sarà installato. Non tutte le tecnologie di filtrazione sono uguali: i filtri dell’aria negli impianti di ventilazione si distinguono per la loro capacità di trattenere particelle, la resistenza che offrono al flusso d’aria e la loro durata.

Ecco alcuni fattori fondamentali da considerare nella scelta del filtro più adatto:

  • Efficienza di filtrazione: i filtri ad alta efficienza (HEPA o ULPA) sono ideali per ambienti critici come ospedali, laboratori e industrie farmaceutiche, dove è necessario trattenere particelle biologiche e inquinanti potenzialmente pericolosi.
  • Tipo di contaminante: in un ambiente industriale, potrebbe essere necessario un filtro dell’aria capace di trattenere particelle di polvere o residui chimici. Nei contesti ospedalieri, invece, la priorità è eliminare patogeni e allergeni.
  • Integrazione nell’impianto: i filtri devono essere compatibili con il sistema aeraulico esistente. Un filtro scelto in modo improprio potrebbe compromettere il funzionamento del sistema, causando perdite di efficienza o difficoltà di manutenzione.

Come abbiamo visto ampiamente e nel dettaglio, all’interno del nostro articolo Nuova normativa ISO 16890 per la classificazione dei filtri dell’aria, considerato l’impatto del particolato sulla salute umana, è fondamentale saper selezionare il filtro dell’aria o le multiple sezioni filtranti con la corretta efficienza, in modo da immettere nell’ambiente indoor solamente aria con una concentrazione di contaminante controllata in funzione della qualità di quella outdoor.

Per fare una scelta veramente informata e consapevole, è fondamentale affidarsi a professionisti esperti come i tecnici di Cointec, in grado di analizzare con precisione le esigenze specifiche di ogni contesto o ambiente. Solo così è possibile individuare le soluzioni filtranti più efficaci e durature, capaci di migliorare significativamente la qualità dell’aria. Grazie al supporto di specialisti qualificati, infatti, si può ottenere un risultato ottimale che garantisca oltre a un’Indoor Air Quality migliore, anche un ambiente più salubre e sicuro nel lungo termine.

Quali sono i rischi se non si cambia il filtro dell’aria?

Ignorare la manutenzione di un filtro o procrastinarne la sostituzione può portare a gravi conseguenze, sia in termini di efficienza del sistema di aerazione sia per la salute delle persone che respirano l’aria negli ambienti interni. Tra gli effetti più gravi abbiamo sicuramente:

  • Riduzione del flusso d’aria: un filtro ostruito aumenta la resistenza al passaggio dell’aria, riducendo il volume d’aria immessa negli ambienti e compromettendo il comfort termico.
  • Aumento dei consumi energetici: l’impianto dovrà lavorare di più per mantenere lo stesso livello di prestazioni, con conseguente aumento dei costi energetici.
  • Contaminazione dell’aria: un filtro non mantenuto può diventare un veicolo per la diffusione di contaminanti nell’aria, inclusi allergeni, polveri sottili e patogeni.

La prassi UNI/PdR 161:2024 evidenzia come i filtri dell’aria negli impianti di ventilazione non debbano mai diventare una fonte di rischio per l’impianto. Il contaminante trattenuto, ovvero lo sporco, deve essere gestito con attenzione per evitare che si disperda nuovamente nell’ambiente, inquinando l’aria interna.

Affidati a professionisti: scopri i filtri dell’aria di Cointec

La corretta manutenzione e sostituzione periodica dei filtri dell’aria per impianti aeraulici è essenziale per il funzionamento ottimale e per migliorare la qualità dell’aria indoor. I filtri sporchi, come abbiamo visto nei paragrafi precedenti, non solo riducono l’efficienza del sistema, ma possono anche compromettere la salute, favorendo la diffusione di malattie legate all’inquinamento interno.

Cointec offre una vasta gamma di tecnologie filtranti. Tra queste abbiamo media filtranti sintetici in fibre di poliestere di diverso diametro, lunghezza e arricciamento, adatti per applicazioni generali di filtrazione a bassa efficienza e alla prefiltrazione di filtri più efficienti, come centrali di trattamento dell’aria e impianti di condizionamento civile e industriale.

I carboni attivi sono un’altra valida alterativa per applicazioni generali di filtrazione, ma di media efficienza, e possono essere utili ad esempio in sistemi HVAC. Disponibili in cartucce, pannelli e telai (anche su misura), sono la risposta a chi, cercando una soluzione ideale anti inquinamento da odori, gas e vapori, non conosce a cosa servono i filtri a carbone attivo.

Per le aziende che possiedono Unità di Trattamento dell’Aria (U.T.A.), impianti di condizionamento o sistemi di ventilazione che richiedono una maggiore filtrazione dalle polveri, proponiamo soluzioni altamente innovative. I nostri filtri a tasche rigide QUINXII, esclusiva Cointec in Italia, sono una scelta sostenibile che consigliamo. Riducono i costi operativi e lo spreco di risorse e sono costituiti da un telaio accessibile per la sostituzione dei pacchi pieghettati e assicurano importanti performance di purezza dell’aria.

Con l’adozione delle nuove linee guida UNI/PdR 161:2024, la gestione corretta e regolare dei filtri dell’aria negli impianti di ventilazione non è solo una buona pratica, ma una necessità per garantire la salute e il benessere di chi vive e lavora negli ambienti indoor. Cointec è il partner ideale per aiutarti a scegliere i filtri più adatti alle tue specifiche esigenze, assicurando performance ottimali e conformità alle normative più recenti.

Non lasciare che un filtro sporco comprometta il tuo ambiente: scrivi a commerciale@cointecsrl.it per una consulenza personalizzata e scopri come i nostri prodotti possono fare la differenza per la tua salute e il tuo comfort.

La qualità dell’aria che respiri è troppo importante per essere messa in secondo piano.



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